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giovedì 10 dicembre 2009

La ciambella romagnola (e zamblòn...)


...chissà se si scrive così, zamblòn... eventualmente, miei cari amici romagnoli, correggetemi pure :-)
E soprattutto... chissà perchè si chiama ciambella anche se non ne ha la forma :-)
Qualsiasi dolce io faccia, dal più rustico al più ricercato, il mio pazientissimo marito mi chiede sempre: ma una normale ciambella romagnola, quella con sopra gli zuccherini, non la fai mai?
In realtà l'ho fatta almeno tre volte, in 25 anni di felice matrimonio :-D e stasera per la quarta volta, con una ricetta infallibile.
L'ho fatta col bimby, ma non ricordo se è un mio adattamento di una ricetta tradizionale o se l'ho trovato così già fatto.
Lo strutto non si sente affatto, quindi chi storce il naso alla sola idea si rassicuri. Si può sostituire col burro, ma non viene la stessa cosa.
Come sempre, si può fare anche senza il bimby.

Servono:
  • 500 gr di farina + poca farina per le uvette
  • 120 gr di strutto fresco
  • 250 gr di zucchero
  • 4 uova
  • 1 limone non trattato
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 bustina di lievito
  • 1 misurino di latte (100 gr)
  • 1 manciata di uvette
  • granella di zucchero

Accendere il forno a 180°.
Mettere l'uvetta ad ammollare nell'acqua.
Mettere nel boccale lo zucchero e la scorza di limone prelevata col pelapatate: 20 secondi vel. turbo.
Aggiungere le uova, lo strutto e la vaniglia: 20 secondi vel. 6.
Aggiungere la farina, il latte e il lievito: 25 secondi vel. 6.
Dividere l'impasto in due: accomodarne metà su una teglia di alluminio rivestita di carta forno, formando una specie di pagnottella allungata e spolverizzarla di granella di zucchero.
Scolare l'uvetta, asciugarla e infarinarla, poi aggiungerla al resto dell'impasto mescolando con la spatola: anche da questa seconda parte di impasto ricavare un filoncino e disporlo sulla teglia, tenendolo distanziato dal primo, perchè in cottura si allargheranno.
Infornare per circa 30-35 minuti: non devono scurirsi troppo.

Il commento della copiona: questa è la classica ciambella che mangia al mattino, ma è presente come dolce rustico, da inzuppare nell'Albana, alla fine di ogni pranzo (anzi... "mangiata") tradizionale che si rispetti, in terra di Romagna.

1 commento:

Mary ha detto...

bella questa cimabella!

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